Con il termine “disgrafia” si fa riferimento ad una difficoltà specifica a carico dell’aspetto grafico e motorio della scrittura, che risulta disordinata, illegibile o caratterizzata da troppa lentezza.
Le caratteristiche comunemente riscontrate nei bambini con disgrafia sono:
La disgrafia vera e propria riguarda quindi in primo luogo il grafismo. La scrittura spesso risulta incomprensibile al bambino stesso, il quale non può quindi neanche individuare e correggere eventuali errori ortografici. Numerosi studi indicano una correlazione positiva tra velocità di scrittura e leggibilità: il bambino che scrive rapidamente è anche quello che scrive in modo più leggibile. Questo non significa che la scrittura veloce è anche quella più chiara, ma suggerisce che le capacità di scrivere velocemente e in maniera leggibile sono legate a fattori comuni, in particolare a una migliore capacità di coordinazione dei movimenti e un’adeguata rappresentazione ortografica. La disgrafia è spesso associata a un disturbo visuo-spaziale o a un problema di coordinazione motoria. Pertanto, la valutazione dovrebbe includere oltre alle prove che riguardano specificatamente la scrittura, anche prove che valutano le abilità visuo-spaziali. Riferimenti bibliografici: Cornoldi C., Zaccaria S. (2011). In classe ho un bambino che...". Giunti Scuola Srl. Lo trovi anche su: http://www.igeacps.it/ Comments are closed.
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Dott.ssa Maria Rosaria TamborrinoPsicologa e psicoterapeuta Archivio
Marzo 2023
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