Nei bambini e negli adolescenti, i disturbi d'ansia possono essere classificati in base alle situazioni temute. In particolare, possiamo trovare forme di ansia generalizzata, sociale, scolastica, da separazione e fobie.
I sintomi somatici più comuni con i quali tali disturbi possono manifestarsi sono:
Ad esempio, spesso nel bambino o nel ragazzo con ansia sociale possiamo osservare la tendenza ad evitare situazioni di interazione con i pari e con adulti non familiari. Il bambino pensa di non essere interessante o di non essere gradito. Nella fobia scolastica possiamo riscontrare ansia acuta al risveglio e il rifiuto da parte del bambino di andare a scuola. La casa e la vicinanza con le figure di accudimento sono visti come rassicuranti rispetto alla scuola vissuta invece come "minacciosa". In età evolutiva, così come nell'adulto, l'evitamento delle situazioni temute è una strategia adottata per abbassare il livello di ansia, con ricadute negative sull'autostima e sulle relazioni interpersonali. Inoltre, l'evitamento innesca un circolo vizioso che tende a far peggiorare sempre di più la sintomatologia. E' necessario pertanto attivare un percorso che aiuti il bambino ad affrontare l'ansia e gli consenta di gestire tale sintomatologia. Numerosi studi hanno dimostrato l'efficacia della psicoterapia cognitivo-comportamentale nell'aiutare bambini e adolescenti a superare disturbi emotivi caratterizzati da ansia e depressione. Tale tipo di intervento applicato a soggetti in età evolutiva ha la caratteristica di essere, nella maggior parte dei casi breve. E' basato sul principio che pensiero, emozione e comportamento sono tre aspetti del funzionamento dell'individuo, che interagiscono in continuazione e si influenzano reciprocamente. Riferimenti bibliografici:
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Dott.ssa Maria Rosaria TamborrinoPsicologa e psicoterapeuta Archivio
Marzo 2023
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