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Disturbi specifici dell'apprendimento: l'importanza della valutazione

13/11/2015

 
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Quando i genitori o gli insegnanti hanno il sospetto che un bambino abbia delle difficoltà di apprendimento, è importante che richiedano una valutazione clinica approfondita.

Una delle domande più comuni è a quale età dovrebbe essere effettuata. Secondo alcuni operatori, eseguirla quando il bambino è molto piccolo potrebbe essere controproducente, per il rischio di un inquadramento diagnostico prematuro. Tuttavia, bisogna considerare i vantaggi di un'identificazione precoce delle difficoltà del bambino, che di solito sono superiori rispetto agli svantaggi.

Le ricerche nel campo della dislessia e della sua identificazione precoce (Crombie et al., 2004) mostrano che una valutazione è tanto più vantaggiosa quanto prima viene effettuata. Secondo le linee guida, la diagnosi di disturbo dell'apprendimento può essere fatta a partire dal secondo anno di scuola primaria. Tuttavia, se nel primo anno il bambino non compie i progressi attesi, potrebbe essere utile una valutazione completa per evidenziare eventuali difficoltà di apprendimento e per intervenire tempestivamente su di esse.

Sono diverse le figure professionali che si occupano della valutazione dei diversi aspetti del bambino, in particolare:
  • lo psicologo (specializzato in disturbi dell'apprendimento o neuropsicologia),
  • il neuropsichiatra infantile
  • il logopedista,
  • lo psicomotricista.

Il bambino viene esaminato individualmente secondo un protocollo che si articola in una parte anamnestica (storia familiare e personale) e in una parte dedicata alla valutazione, sia mediante test standardizzati, sia attraverso l'osservazione.

La valutazione generalmente indaga diverse aree di competenza. In particolare, dovrebbe le aree di seguito riportate e se necessario, altri aspetti. In particolare:
  • livello intellettivo,
  • linguaggio recettivo e espressivo,
  • capacità attentive,
  • capacità di memoria,
  • capacità di lettura e di comprensione del testo scritto,
  • capacità di scrittura,
  • competenze di calcolo.

Alla fine della valutazione, lo specialista potrà fare una diagnosi, suggerire un trattamento e fornire indicazioni ai genitori e alla scuola.

Fonte: Dislessia e altri DSA a scuola. Strategie efficaci per gli insegnanti (2013). Edizioni Erickson.

Lo potete trovare (modificato) anche su: http://www.psicologionline.net

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    Dott.ssa Maria Rosaria Tamborrino

    Psicologa e psicoterapeuta

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