Un importante interrogativo relativo agli interventi sui disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) riguarda gli interventi preventivi.
In presenza di difficoltà di lettura e scrittura, viene suggerito di effettuare interventi precoci (fine della scuola dell'infanzia, primo anno di scuola primaria) mirati allo scopo di ridurre il rischio di sviluppare un disturbo specifico della lettura e scrittura. Rispetto agli interventi precoci, molte scuole si sono attivate per svolgere degli screening delle abilità di apprendimento. Indubbiamente l'insegnante è l'osservatore per eccellenza della propria classe, e pertanto ne è il miglior conoscitore (osservazione qualitativa). Tuttavia, attraverso uno screening si mira ad effettuare una valutazione con delle prove standardizzate, ottenendo così anche un'osservazione quantitativa. Tali prove consentono di indagare sia le competenze di base degli alunni, che consentono l'apprendimento della letto-scrittura, sia lo stato attuale di acquisizione di questi apprendimenti. Per prove standardizzate si intendono delle prove grazie alle quali si può confrontare la prestazione ottenuta dagli alunni con dei dati normativi, ovvero con le prestazioni di un campione statistico degli alunni della stessa età e livello di scolarizzazione rispetto a quello specifico test. Pertanto l'obiettivo generale di uno screening è quello di ottenere una misura standardizzata rispetto al livello di acquisizione di quel particolare processo di apprendimento da parte di quegli alunni, mentre l'obiettivo specifico è individuare eventuali casi di difficoltà rispetto alle competenze valutate, al fine di mettere in atto un intervento quanto più precocemente possibile. Riferimenti bibliografici: Dislessia e altri DSA a scuola. Strategie efficaci per gli insegnanti. Le Guide Erickson (2013). Comments are closed.
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Dott.ssa Maria Rosaria TamborrinoPsicologa e psicoterapeuta Archivio
Marzo 2023
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