La comprensione da parte dell'insegnante degli errori compiuti dai suoi studenti è un processo fondamentale. Matthew Apps e colleghi della Royal Holloway, University of London hanno cercato di indagare in che modo il cervello di un insegnante elabora questo tipo di informazioni.
Nello studio sono stati coinvolti volontari di coppie studente-insegnante: al primo era chiesto di rispondere a un questionario al computer. L'insegnante doveva osservare le risposte e indicare se erano giuste o sbagliate, mentre era sottoposto ad una risonanza magnetica funzionale, tecnica in grado di evidenziare l'attività delle diverse regioni cerebrali. Dall'analisi dei dati è emerso che, nel cervello dell'insegnante, l’attività di una porzione della corteccia cingolata anteriore segnalava l'entità dell'errore delle risposte degli studenti durante il gioco. “Per un insegnante capire quello che pensano gli studenti è una parte vitale della professione, perché permette di fornire indicazioni utili all’apprendimento”, ha spiegato l'autore dello studio. “Il nostro studio ha identificato strutture neuronali ed elaborazioni cruciali per questa attività: i risultati forniscono una base sperimentale per comprendere anche come ciascuno di noi insegna agli altri, un elemento importante per sviluppare strumenti didattici innovativi”. Fonte: www.lescienze.it Comments are closed.
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Dott.ssa Maria Rosaria TamborrinoPsicologa e psicoterapeuta Archivio
Marzo 2023
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