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"C'ho l'ansia". Sfatiamo i luoghi comuni su ansia e depressione

15/3/2023

 
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Venerdì 17 marzo alle 19.00 vi aspetto presso la Farmacia Letteraria Corte Grande a Martano per un incontro riguardante la salute mentale, organizzato nell'ambito de "La Settimana del Cervello".

Nonostante ansia e depressione siano molto diffuse, sono ancora associate a numerosi luoghi comuni, che tendono a diffondere un’immagine densa di pregiudizi riguardo chi ne soffre. Sono infatti molte le false informazioni che circolano su queste e altre problematiche di tipo psicologico.
Questo contribuisce all’isolamento delle persone che ne soffrono, che spesso arrivano a provare vergogna anche nel chiedere aiuto e supporto.

Vedremo insieme quali sono i luoghi comuni più diffusi e cercheremo di sfatarli. Poi vedremo come possiamo affrontare queste difficoltà e come stare accanto a chi si trova a vivere una situazione di disagio psicologico. 

Per maggiori informazioni potete visitare questo link o contattarmi ai recapiti che trovate all'interno del sito.

Cos'è l'EMDR e perché è utile?

10/1/2022

 
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La psicoterapia EMDR (Eye Movement Desensitation and Reprocessing) è un approccio terapeutico ideato nel 1987 da Francine Shapiro. Viene utilizzato per elaborare eventi traumatici e può essere integrato all'interno di un percorso terapeutico al di là del modello teorico di riferimento, aumentando le probabilità di successo.

L'efficacia del trattamento EMDR nella cura dei disturbi psicopatologici è dimostrata da numerosi studi scientifici.
Inoltre, è una metodologia ufficialmente riconosciuta da enti internazionali come l'American Psychological Association e numerosi organismi europei. Inoltre, è stata riconosciuta all'Organizzazione Mondiale della Sanità come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi a esso correlati.

Si basa sull'utilizzo di una stimolazione bilaterale attraverso movimenti oculari alternati o altre forme di stimolazione destra/sinistra.
La psicoterapia EMDR prevede un protocollo a tre dimensioni (presente, passato e futuro) articolato in otto fasi che prevedono procedure standard utili per la valutazione globale del quadro clinico, la preparazione del paziente e l'elaborazione degli eventi traumatici.

Lavorando in modo specifico sui ricordi di eventi stressanti e traumatici, con la stimolazione bilaterale tipica della terapia EMDR, si facilita l'elaborazione delle informazioni disfunzionali collegate all'evento.

Il contributo fondamentale del trattamento EMDR è di aver dato alla psicoterapia uno strumento fondamentale, non solo per quello che riguarda i traumi esterni all'identità (come catastrofi, incidenti, ecc.), ma anche per le prime esperienze relazionali negative. L'elaborazione di tali eventi rappresenta una fondamentale possibilità per favorire la salute mentale e il benessere fisico.

All'interno dell'ottica EMDR, per la persona è molto importante comprendere il significato del proprio funzionamento attuale, considerandolo come un ponte con il passato e con la possibilità di ripercorrere la propria storia di vita, alla ricerca di quelle esperienze che hanno determinato le sue risposte emotive, cognitive e corporee.

Potete trovare maggiori informazioni sull'EMDR sul sito dell'Associazione EMDR Italia, cliccando qui.

Riferimenti bibliografici:
  • Verardo A.R., Lauretti G. (2020). Riparare il trauma infantile. Manuale teorico-clinico d'integrazione tra sistemi motivazionali e EMDR. Giovanni Fioriti Editore.
  • Faretta E. (2021). EMDR e psicosomatica. Il dialogo tra mente e corpo. Edizioni EDRA.

Il ruolo del parent training nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico

31/10/2021

 
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Negli ultimi anni si è assistito a una crescente attenzione nei confronti del coinvolgimento attivo dei genitori all'interno dei percorsi terapeutici di soggetti problematici con disabilità intellettiva o disturbi delle spettro autistico.

Infatti, è ormai ampiamente dimostrato che interventi basati sulle tecniche di analisi e modificazione del comportamento possono favorire l'insorgere di nuove capacità cognitive, linguistiche, sociali. Tuttavia, è stato anche osservato che le abilità acquisite in un determinato contesto "artificiale" altamente strutturato come quello clinico, nella maggior parte, rimangono limitate a quel determinato contesto. Pertanto, risulta necessario prevedere e programmare procedure di generalizzazione in contesti più naturali, come l'ambiente familiare e sociale in cui vive il soggetto.

La maggior parte dei genitori si sente poco preparata nella gestione educativa dei figli, quindi tende a delegare la soluzione del problema agli "esperti". Questo può avere degli effetti negativi: i genitori rimangono "inesperti" e i bambini perdono parte dei benefici della terapia. 

La famiglia rappresenta il punto focale dell'intervento per il terapeuta. Sono stati messi a punto diversi programmi che sono risultati efficaci nel promuovere e ampliare le abilità acquisite dai bambini in particolari situazioni, ma soprattutto nell'individuare e nell'evitare quegli errori educativi che possono rallentare il processo evolutivo.

Tra i modelli teorici che sottolineano l'importanza del ruolo dei genitori, gli interventi di matrice cognitivo-comportamentale hanno un ruolo fondamentale. Tali interventi prevedono specifiche procedure che possono aiutare i genitori a favorire una migliore evoluzione dei loro figli, e per conseguire una qualità di vita accettabile per sé e per i propri figli.
I genitori possono e devono diventare protagonisti del trattamento terapeutico ed educativo.

Sidney Bijou, uno tra i principali studiosi dei programmi di parent training, ha delineato le seguenti fasi:
  • stabilire mete raggiungibili alla luce delle competenze del bambino;
  • aiutare il bambino a raggiungere gli obiettivi con l'applicazione di procedure derivate dalla scienza del comportamento;
  • monitorare i progressi con precisi metodi di registrazione e modificare le metodologie in base a ciò che viene osservato;
  • modificare le condizioni ambientali e le conseguenze del comportamento per mantenere o generalizzare i cambiamenti ottenuti.


Esistono diversi programmi di parent training, studiati e applicati in una vastissima gamma di problematiche dell'età evolutiva. 
I training possono essere individuali o di gruppo. Sono finalizzati alla risoluzione di particolari situazioni problematiche e quindi, alla formazione dei genitori che devono affrontare comportamenti problematici del proprio figli.

Riferimenti bibliografici: Schopler E. (2005). Autismo in famiglia. Manuale di sopravvivenza per genitori. Edizioni Erickson.

Attività in studio e zona rossa

16/3/2021

 
Le attività dello studio procedono regolarmente anche in zona rossa.
Infatti, secondo quanto previsto dal DPCM le attività dello psicologo, in quanto prestazioni sanitarie, possono essere svolte e lo studio del professionista può essere raggiunto portando con sé il modulo di autocertificazione.
Per chi lo preferisce o è impossibilitato a spostarsi, le sedute possono essere svolte online.
Per maggiori informazioni o per fissare un appuntamento potete visitare la pagina dei contatti.
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La dislessia negli adolescenti e negli adulti

26/9/2020

 
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La dislessia evolutiva costituisce l'entità clinica più rappresentativa della categoria dei disturbi specifici dell'apprendimento (DSA). Con tale termine si intende una difficoltà nella lettura non dovuta ad altri fattori, come cattiva istruzione, deficit sensoriali o ritardo mentale.

Una condizione costituzionale come i disturbi specifici dell'apprendimento, ha una base biologica, pertanto continua a persistere anche in età adulta. La base neurobiologica dei DSA è supportata da numerose ricerche e scoperte (Galaburda et al., 1985; 2006).
​Numerosi studi recenti (per esempio Linkersdorfer et al., 2012), soprattutto nel campo del neuroimaging strutturale e funzionale, hanno permesso di individuare aspetti strutturali presenti già prima dell'apprendimento della lettura.
In sintesi, si riscontrano nei soggetti con dislessia riduzioni significative di attività in aree della corteccia posteriore e una relativa iperattività di aree della corteccia frontale sinistra o di aree dell'emisfero destro. Quest'ultimo dato avrebbe un significato di attivazione di risorse compensative.
Poiché molti di questi riscontri sono stati ricavati da studi di neuroimaging su giovani adulti, è chiara la persistenza anche nell'adulto di differenze cerebrali strutturali e funzionali che costituiscono il substrato per il funzionamento cognitivo caratteristico dei soggetti con disturbo di lettura, seppure in forme meno evidenti per l'effetto di strategie compensative e di controllo.

Il soggetto adolescente o giovane adulto  con dislessia presenta un quadro caratterizzato dal sommarsi del deficit di base con i processi e le strategie di compensazione che rendono il risultato finale (il successo accademico e formativo) talora scarsamente correlato all'efficacia dei processi di decodifica.
I dati della letteratura sugli adulti sono complessivamente scarsi e riguardano quasi esclusivamente il contesto di lingua inglese, per cui la generalizzazione alla realtà italiana dovrebbe essere compiuta con cautela, tenendo conto delle diverse caratteristiche ortografiche delle due lingue.
​
In età adulta spesso permane la lentezza nella lettura, mentre l'accuratezza migliora, con la presenza di pochi errori, ma di solito caratteristici: autocorrezioni, esitazioni, sostituzioni, come ad esempio errori di anticipazione basati sulla parte iniziale della parola. Esistono tuttavia anche casi in cui la velocità di lettura raggiunge livelli normali, o quasi normali, ma a scapito dell'accuratezza e comprensione.
La lentezza può estendersi oltre i processi di lettura, investendo altri aspetti, quali ad esempio la stesura di un testo scritto, o attività non strettamente correlati, come l'organizzazione di un piano di azioni in sequenza.

Le modificazioni che portano ad un graduale miglioramento del disturbo, talora si scontrano con l'aumento delle richieste che, in parallelo, l'ambiente scolastico pone ai ragazzi con DSA, dando per scontato che le abilità di base di lettura, scrittura e calcolo siano acquisite e automatizzate.

Appare evidente, quindi, che i DSA, data la loro cronicità e persistenza nel tempo, non rappresentano un ambito di interesse che riguarda solo l'età evolutiva. Il problema continua infatti a manifestarsi in età adulta e richiede specialisti e servizi che se ne occupino.

Buona parte dei soggetti con DSA vengono identificati nei primi anni di scolarizzazione, ma i casi più lievi possono emergere solo alla scuola secondaria o addirittura all'università. Esiste inoltre una parte di persone adulte che non ha mai ricevuto una diagnosi.

​
Riferimenti bibliografici: ​Ciuffo M., Angelini D., Rodolfi C.B., Gagliano A., Ghidoni E., Stella G. (2019) BDA 16-30 Batteria Dislessia Adulti. Prove di Lettura, Scrittura e comprensione. Manuale. Giunti Psychometrics.

Plusdotazione: Corso di formazione per insegnanti riconosciuto dal MIUR

25/9/2020

 
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Il 2% degli studenti mostra delle abilità cognitive eccezionalmente elevate, inquadrabili nella cosiddetta “plusdotazione cognitiva”. Inoltre, un ulteriore 6% possiede delle abilità cognitive collocabili nel range delle “alte potenzialità cognitive”. In pratica, in ogni classe c’è almeno uno studente con plusdotazione o alto potenziale. Per questo motivo è di particolare importanza un corso di formazione che prepari gli insegnanti a riconoscere e capire questi alunni.

L'Associazione Mentecomportamento ha attivato dei corsi di formazione sulla plusdotazione riconosciuti dal MIUR, pagabili con Carta del Docente. Attualmente, il corso è attivato per le regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Abruzzo, Basilicata, Puglia e Sicilia. 
Io sarò una dei docenti dei corsi, insieme ad altri colleghi dell'Associazione Mentecomportamento e ad altri professionisti.

E' possibile seguire il corso online oppure in presenza. Su richiesta, è possibile organizzare il corso anche all'interno degli istituti comprensivi, concordando giorni e orari.  Al termine del corso viene rilasciato un attestato riconosciuto dal MIUR.

Per maggiori informazioni potete cliccare qui.

Covid-19, Fase 2 e attività in studio

13/5/2020

 
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Da qualche giorno ho ripreso a ricevere presso i miei studi di Martano e di Lecce. Naturalmente sono disponibile ad effettuare delle sedute online. Tale modalità, in questa fase delicata, resta da preferire qualora sia possibile o in caso di situazioni a rischio.

Il lavoro presso lo studio è organizzato tenendo conto delle linee guida previste dal Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi e del vademecum dell’Ordine degli Psicologi della Puglia, di seguito sintetizzate:

Pianificazione e gestione degli appuntamenti 
Gli appuntamenti sono organizzati in modo tale che intercorra, tra una seduta e l'altra, uno spazio di tempo sufficiente per compiere le operazioni di pulizia e sanificazione degli ambienti e di ricambio dell'aria. Tale organizzazione consente, inoltre, di non far incrociare i pazienti all'interno dello studio (inclusa la sala d'attesa).

Igiene delle mani 
È a disposizione dei pazienti un dispenser automatico con soluzione idroalcolica presso l'ingresso dello studio. Le persone sono invitate ad igienizzare le proprie mani frizionando il prodotto per circa 20 secondi. 

Distanziamento sociale 
Viene mantenuta la distanza interpersonale di almeno 1 metro (consigliato 2 metri) all'interno dello studio e viene evitata qualsiasi forma di contatto fisico.

Pulizia e sanificazione degli ambienti e di eventuali strumenti 
Sono garantite accurate e frequenti pulizie delle superfici, con particolare attenzione alle superfici più frequentemente utilizzate (sedie, scrivania, maniglie delle porte, ecc.). Vengono eseguite le operazioni di pulizia e sanificazione al termine di ogni incontro/seduta.

Ricambio dell'aria 
Al termine di ogni incontro (se possibile anche durante l'incontro stesso, nel completo rispetto della privacy) e prima dell'avvio del successivo, viene effettuata un'adeguata aerazione degli ambienti.

Sospensione degli incontri in presenza in caso di sintomatologia sospetta 
Ai pazienti viene comunicata l’importanza di non recarsi allo studio in caso di presenza di sintomi influenzali o para-influenzali o se entrati in contatto con soggetti risultati positivi al virus.

Utilizzo guanti e mascherina
In conformità con il Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020, è previsto l'utilizzo da parte mia e del paziente di una mascherina chirurgica.
Sono disponibili alcune mascherine di questo tipo in studio, nel caso in cui i pazienti ne siano sprovvisti o ne abbiano una deteriorata.
Se il paziente si presenta in studio con un paio di guanti usa e getta, gli viene chiesto di toglierli e gettarli in un apposito contenitore, mettendo a sua disposizione un altro paio da indossare durante l'incontro.

Diminuzione delle occasioni di contatto con superfici potenzialmente infette
Quando possibile, viene preferito l'utilizzo di pagamenti elettronici o tramite iban al fine di diminuire le occasioni di contatto con superfici potenzialmente infette. Per lo stesso motivo, sono stati eliminati riviste e giochi dalla sala d'attesa.

Qualora, per le tipologie di intervento e di utenza, non dovesse essere possibile lavorare rispettando le suddette indicazioni, le sedute saranno rinviate o effettuate a distanza.

Emergenza coronavirus e servizi online

21/3/2020

 
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In questo periodo stiamo vivendo un’emergenza collettiva, legata alla diffusione del Coronavirus. 
Le più recenti Decretazioni e Ordinanze delle Autorità di Sanità Pubblica, alle quali fa riferimento l’Ordine degli Psicologi hanno come principio di fondo quello di minimizzare il più possibile tutte le attività in presenza, per rinviarle o sostituirle ogni qual volta sia praticabile con altre modalità di interazione (videochiamate, consulenze telefoniche, smart working, ecc.), in modo da minimizzare i rischi potenziali legati agli incontri in presenza. 

Molte persone vivono attualmente situazioni in cui gli aspetti relazionali, emotivi e organizzativi della propria vita quotidiana subiscono limitazioni e modifiche spesso problematiche. Per queste persone la consulenza online o telefonica può essere molto utile e può essere preziosa anche per coloro che si trovano in situazioni di quarantena o isolamento. Infatti, può costituire un’utile forma di supporto e/o continuità di una relazione terapeutica già presente.

Pertanto, considerando la situazione attuale, in questo periodo le mie attività di studio in presenza sono sospese. In alternativa, è possibile effettuare dei colloqui online, attraverso le più comuni piattaforme (come Skype, WhatsApp, Zoom) o tramite servizi digitali professionali come psicoterapiadigitale.it, nel rispetto della privacy e delle “raccomandazioni del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) sulle prestazioni psicologiche attraverso tecnologie di comunicazione a distanza”.

Il servizio è rivolto a soggetti adulti che hanno bisogno di un sostegno psicologico. Inoltre, è rivolto a quei genitori, che necessitano di una consulenza specialistica sulla gestione di alcune difficoltà emotive, comportamentali e di apprendimento dei propri figli.

Per maggiori informazioni, potete contattarmi ai recapiti che trovate nella sezione "contatti" di questo sito.

Colgo l’occasione per indicarvi le fonti ufficiali da consultare per avere informazioni attendibili:
  • Ministero della Salute;
  • Istituto Superiore di Sanità;
  • Siti delle regioni di appartenenza (per esempio quello della Puglia).

Il CNOP ha messo a disposizione della cittadinanza un Pieghevole, cartaceo e scaricabile, con utili suggerimenti per affrontare questa situazione difficile.
Vi segnalo, inoltre, questo interessante articolo, scritto dalla dott.ssa Isabel Fernandez, Presidente dell’Associazione EMDR Italia.

Un’ultima informazione utile: ho aderito alla task force attivata dall’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia per fornire sostegno psicologico. È un’iniziativa ideata per intervenire in merito a richieste di aiuto relative a condizioni psicologiche di ansia, angoscia, paura del contagio e fragilità emotive.

Alla fine di questo articolo potete trovare delle infografiche, ideate dall'Associazione EMDR Italia, che possono fornirvi qualche informazione utile sulla gestione delle ricadute psicologiche del Coronavirus.
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Plusdotazione cognitiva: quali sono le principali caratteristiche?

1/2/2020

 
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I bambini ad alto potenziale non sono tutti uguali. Le abilità variano tra i diversi bambini così come le loro caratteristiche personali. La verità è che la sola caratteristica che accomuna tutti questi bambini è l’unicità.
Risulta quindi fondamentale considerare la forte eterogeneità riscontrabile nell’ambito della plusdotazione cognitiva (per saperne di più, potete leggere l'articolo a quest link), in modo da riuscire a rilevarla in modo ottimale. 

Tuttavia, al fine di comprendere al meglio questi bambini, è utile considerare che ci cono delle caratteristiche che li accomunano tra di loro e, al tempo stesso, li differenziano dalla maggior parte degli altri bambini. Di seguito vengono elencate alcune delle principali caratteristiche di questi bambini, così come descritte dagli studiosi Song e Porath (2005), che hanno basato la loro lista su una revisione della letteratura scientifica (Clark, 2002; Tuttle, 1983; Silverman, Chitwood & Waters, 1986).
​
  • Elevate abilità verbali. Molti bambini plusdotati possiedono ottime abilità linguistiche, usano le parole in maniera appropriata, varia e grammaticalmente corretta.
  • Ampio vocabolario. Generalmente questi bambini conoscono il significato di molte più parole rispetto ai loro coetanei.
  • Senso dell’umorismo. l’ottima padronanza del linguaggio permette ai bambini plusdotati di comprendere non solo il significato letterale dei termini, ama anche il senso figurato di alcune espressioni, che tipicamente vengono comprese solo più avanti negli anni.
  • Precoci abilità numeriche. Alcuni di loro mostrano un forte interesse per i numeri, nonché la capacità di comprendere ed eseguire calcoli.
  • Sviluppo precoce del pensiero astratto. Molti bambini plusdotati sono in grado di comprendere concetti astratti molto prima dei loro coetanei (forza di gravità, pianeti, ecc.).
  • Apprendimento rapido. Alcuni bambini possono iniziare la scuola materna con abilità analoghe a quelle dei coetanei. Tuttavia, possono essere notati dall’insegnante poiché apprendono nuovi concetti con grande rapidità e senza sforzo.
  • Individuazione e comprensione di analogie. Le ottime capacità di ragionamento che spesso caratterizzano i bambini plusdotati permettono loro di astrarre dei principi generali dalle varie situazioni.
  • Un’insolita buona memoria. La facilità con cui apprendono nuove nozioni, unita a un’ottima capacità di immagazzinare dati, permette a questi bambini di conoscere e ricordare un gran numero di informazioni.
  • Una capacità attentiva prolungata. Anche in questa abilità molti bambini plusdotati mostrano delle differenze importanti rispetto ai coetanei, in quando sono capaci di rimanere concentrati su un compito per dei tempi molto più lunghi.
  • Una forte curiosità. I bambini plusdotati solitamente chiedono di continuo “perché?” e pongono molte domande agli adulti. Spesso gli adulti si trovano in difficoltà nel rispondere alle loro richieste. Non si tratta di una fase evolutiva transitoria, ma di una peculiarità stabile.
  • Insoddisfazione nei confronti delle spiegazioni “semplici. Spesso questi bambini non si accontentano delle spiegazioni “classiche”, ovvero quelle tipicamente date ai bambini della loro età. La loro reazione è quella di porre una raffica di domande, sempre più dettagliate.
  • Un’ampia gamma di interessi. Hanno interessi molto più ampi e sviluppati rispetto alla media.
  • Intensa immaginazione e creatività. Alcuni bambini hanno una fervida immaginazione e amano perdersi in un mondo immaginario estremamente interessante o divertente.
  • Spiccata sensibilità. Molti bambini plusdotati possono notare delle ingiustizie, sia nei loro confronti che nei confronti di altri, che appaiono molto sottili per la loro età. Pertanto, possono essere turbati o arrabbiati per fatti che ai coetanei appaiono quasi irrilevanti.
  • Alto grado di energia. Molti bambini plusdotati mostrano una forte curiosità e un continuo desiderio di approfondire vari argomenti. Genitori e insegnanti li descrivono spesso come molto impegnativi.

Inoltre, spesso questi bambini manifestano necessità di precisione (perfezionismo), bisogno di essere mentalmente stimolati e da autodidatti riescono precocemente ad imparare a leggere, scrivere e a fare calcoli (Zanetti, 2017).
Tali caratteristiche sono frequentemente osservate nei plusdotati, ma non vanno viste come dei criteri identificativi.

Riferimenti bibliografici
  • Polezzi D, Gallimberti F. (2017). Il talento della logica. Percorso guidato per lo sviluppo della logica in bambini con plusdotazione o alto potenziale cognitivo. Sassi Scuola.

  • Zanetti M.A. (2017). Bambini e ragazzi ad alto potenziale. Una guida per educatori e famiglie. Carocci Faber.

Seminario gratuito sulla plusdotazione cognitiva a Martano

22/1/2020

 
Il 23 gennaio 2020 terrò un seminario gratuito sulla plusdotazione cognitiva e l'alto potenziale cognitivo, in collaborazione con l'Associazione Mentecomportamento.
Si terrà presso l'Istituto Comprensivo di Martano presso la sede della Scuola Primaria "Galiotta". 
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    Dott.ssa Maria Rosaria Tamborrino

    Psicologa e psicoterapeuta

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