La principale manifestazione della balbuzie è un'alterazione della normale fluenza e dell'eloquio, che persiste nel tempo ed è caratterizzata dalla frequente presenza di uno (o più) dei seguenti elementi:
I sintomi di solito insorgono durante l’infanzia, hanno un impatto negativo sulla vita di tutti i giorni e possono interferire con i risultati scolastici/professionali o con le interazioni sociali. L'entità del disturbo varia da situazione a situazione. Spesso è più grave quando la persona si sente sotto pressione nel comunicare, per esempio, durante un'interrogazione a scuola o un colloquio per un lavoro. La disfluenza spesso è assente durante la lettura orale, il canto o il colloquio con oggetti inanimati o con animali domestici. Può essere presente ansia anticipatoria. Di conseguenzza, la persona cerca di evitare le disfluenze attraverso meccanismi linguistici, per esempio, alterando la velocità dell'eloquio o evitando certe parole o suoni. Inoltre, può accadere che eviti di parlare in determinate circostanze, come parlare al telefono o in pubblico. Oltre a essere caratteristiche del disturbo, si è visto che lo stress e l'ansia sono dei fattori esacerbanti della disfluenza. Il disturbo può anche essere accompagnato da movimenti (per es., ammiccamento, tic, tremori delle labbra o del viso, spasmi del capo, movimenti respiratori, pugni stretti). Riferimenti bibliografici: American Psychiatric Association (2014). DSM-5. Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Raffaello Cortina Editore. |
Dott.ssa Maria Rosaria TamborrinoPsicologa e psicoterapeuta Archivio
Marzo 2023
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