Il 7 febbraio 2019 ci sarà a Lecce il Convegno Internazionale "Gifted Education e Inclusione: miti, mode e misconcezioni".
L’evento, organizzato dall'Università del Salento, intende presentare ricerche, teoriche e applicative sui temi della plusdotazione e della Gifted Education in prospettiva inclusiva, condotte in contesto nazionale e internazionale. Lo scopo del convegno è riflettere sul contributo didattico-pedagogico alla tematica, analizzandone lo stato dell’arte e le prospettive di sviluppo. In tale occasione, presenterò una relazione sull'argomento, in collaborazione con l'Associazione Mentecomportamento e con l'Università degli Studi di Padova. In questo link e nella locandina sottostate potete trovare il programma dettagliato, nonché maggiori informazioni sulla sede e sulle modalità di iscrizione. I tic sono movimenti (tic motori) o suoni (tic fonici) improvvisi, rapidi, non ritmici e stereotipati. Molto spesso sono temporanei e non destano preoccupazioni. Se invece, i tic permangono a lungo è probabile che ci troviamo di fronte a un disturbo da tic.
I tic possono essere semplici o complessi. Esempi di tic semplici sono strizzare gli occhi, scuotere la testa, alzare le spalle, schiarirsi la voce o emettere suoni. Fare gesti, saltare o ripetere parole e frasi sono esempi di tic complessi. Se i tic motori e uno o più tic fonici sono presenti per almeno un anno, possiamo parlare della Sindrome di Tourette. Se sono presenti tic motori o tic fonici, si parla di disturbo cronico da tic. Invece, se i tic sono presenti per un periodo inferiore ad un anno, parliamo di disturbo transitorio da tic. La natura e la gravità dei tic come dei disturbi associati può variare nel tempo. Ci sono situazioni, come ad esempio la stanchezza, la tensione e l’eccitazione, in cui i tic aumentano. Quando il bambino è rilassato o pratica un’attività che richiede concentrazione, come danzare o suonare uno strumento musicale, i tic spesso sono meno presenti. I disturbi da tic comprendono quindi i tic transitori, i tic persistenti motori o fonici e la Sindrome di Tourette. Costituiscono uno dei disturbi neuropsichiatrici più frequenti in età evolutiva. Infatti, si stima che oltre il 10% della popolazione manifesti dei tic nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza. Negli ultimi decenni, la ricerca ha permesso di fare luce su molti aspetti relativi a questi disturbi:
Il trattamento I tic costituiscono spesso un problema importante per i bambini/ragazzi e le loro famiglie, causando notevoli disagi nella vita personale, familiare e sociale. Infatti, i tic possono interferire nelle attività scolastiche e di svago. I bambini che manifestano questi disturbi possono essere oggetto di prese in giro o di atti di bullismo da parte dei coetanei. Questo può portare a comportamenti di ritiro dalle attività sociali e anche ad una riduzione dell’autostima. Da tutto ciò nasce l’esigenza di un intervento specifico ed efficace. Se la terapia farmacologica può costituire un utile e efficace strumento nel controllo dei tic, negli ultimi anni sono state sviluppate tecniche comportamentali per il controllo della sintomatologia, in particolare l’Habit Reversal Training (HR) e l’Exposure and Response Prevention (ERP), che si sono dimostrate efficaci nel controllo dei tic. Fonte: Verdellen C & Van De Griendt J. (2016). I tic nei bambini. Programma di intervento cognitivo-comportamentale. Edizioni Erickson. |
Dott.ssa Maria Rosaria TamborrinoPsicologa e psicoterapeuta Archivio
Marzo 2023
Categorie |