Educare i propri figli richiede molta pazienza, costanza e impegno. Vediamo insieme alcune strategie utili nella gestione dei comportamenti problematici, che a volte possono rendere difficile la vita quotidiana dei genitori.
Stabilire un piano d'intervento Innanzitutto occorre identificare i comportamenti problematici più frequenti. È importante prendere in considerazione un comportamento alla volta. Il comportamento dovrebbe essere definito in modo dettagliato. Per esempio, una descrizione specifica può essere “Questa mattina Maria ha lanciato una gomma con le mani in classe”. Invece sarebbe meglio evitare un'affermazione generica come “Maria si comporta male”. In particolare, una descrizione di un comportamento inadeguato dovrebbe rispondere alle domande “cosa”, “quando” e “come”, in modo da facilitare l'individuazione e la modifica dello stesso. Naturalmente serve tanta pazienza! Usare il rinforzo positivo Il modo più efficace per modificare un comportamento inadeguato e favorirne uno funzionale è usare la tecnica del rinforzo. Infatti, i comportamenti che vengono premiati hanno una maggiore probabilità di manifestarsi. Quindi, il genitore dovrebbe selezionare un comportamento desiderabile e agire su di esso. Il rinforzo può essere:
Un aspetto fondamentale è che il rinforzo deve essere dato subito dopo il comportamento positivo. Essere coerenti A volte in una coppia genitoriale uno dei due appare più severo e quindi rimprovera più spesso o mette in punizione il bambino e l'altro genitore invece appare più tollerante. Questo modo di essere genera confusione nel bambino che non riesce a capire a chi deve dare ascolto e tende a scegliere il genitore che propone qualcosa di più conveniente. Quindi, per quanto possa risultare difficile, i genitori dovrebbero cercare di stabilire una linea comune di gestione dei comportamenti del proprio figlio. Consentire al bambino di compiere delle scelte Lasciare che il bambino faccia delle scelte riveste un ruolo importante nel processo di crescita, al di là della sola modificazione del comportamento. Ad esempio, nella scelta di un vestito da indossare, una strategia potrebbe essere quella di fornirgli due alternative e consentirgli di decidere quale indossare. Un genitore dovrebbe cercare di aiutare il bambino a pensare in modo indipendente e favorire la ricerca di soluzioni nella vita di tutti i giorni. Riferimenti bibliografici: Di Pietro et al. (2009). Largo arrivo io! Edizioni Erickson Questo articolo è stato pubblicato in precedenza su www.psicologionline.net. Comments are closed.
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Dott.ssa Maria Rosaria TamborrinoPsicologa e psicoterapeuta Archivio
Marzo 2023
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